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10/05/2010
Venezia

Sanità: l’assessore Coletto risponda sulla differenza dei costi tra ospedali di Verona e Treviso


"Forse io non sono fortissimo in matematica e gli ospedali a Verona sono 17 e non 18. Ne ho contato uno in più. Fossero anche dodici, sono il doppio dei 6 ospedali attivi nella provincia di Treviso". Il consigliere regionale Diego Bottacin (Partito democratico) replica così all'assessore regionale Luca Coletto (Lega) dopo aver denunciato gli "squilibri" tra la sanità della Marca e quella della provincia veronese. "Che la gestione degli ospedali sia pubblica o privata, poi - prosegue Bottacin in risposta a Coletto - non importa assolutamente niente per quanto riguarda i conti: tutte le strutture ospedaliere accreditate, che siano a gestione privata o pubblica, hanno un solo ente pagatore, la Regione! Che l'assessore non lo abbia ancora capito non è poi grave, lo imparerà di sicuro molto presto!". "Non mi interessa fare polemica - sostiene il consigliere trevigiano - chiedo semplicemente all'assessore di rispondere a queste due semplici domande: perché la provincia di Verona nel 2009 ha ricevuto un contributo per il funzionamento della sanità di quasi 300 euro procapite in più di quanto ha ricevuto la provincia di Treviso? Perché l'indice di fuga (cioè il numero di assistiti che si rivolgono fuori Ulss) è assai più elevato tra gli abitanti di Verona rispetto a quelli di Treviso? Ciò significa, in altre parole, che i veronesi si fidano meno dei trevigiani dei servizi sanitari offerti dalla propria Ulss?". Bottacin mette a confronto i dati del riparto della spesa sanitaria 2009 relativi alle 3 Ulss della Marca (la 7 di Pieve di Soligo, la 8 di Asolo e Montebelluna e la 9 di Treviso) e alle tre veronesi (la 20 di Verona, la 21 di Legnago e la 22 di Bussolengo). In base al riparto regionale, la provincia di Treviso (879.408 abitanti! ) ha ric evuto 1.284.000.000 euro, 136 milioni di euro in meno della provincia di Verona che ha totalizzato 1.420.000.000 euro di finanziamento. Ogni abitante della Marca ha potuto contare su un finanziamento di 1460,79 euro pro capite per il 2009, un centinaio di euro in meno rispetto a quanto assegnato pro capite ai veronesi (1564,10 euro). Le tre Ulss di Treviso hanno chiuso i loro bilanci con un deficit ripianato dalla Regione di 8.519.000 euro (pari a poco meno di 10 euro per abitante), contro i 131.345.000 euro pagati dalla Regione per riportare in pareggio i conti delle tre Ulss veronesi, che equivalgono a un ripiano di 144,57 euro per abitante. "Per il funzionamento della sanità veronese - tira le somme Bottacin - la Regione ha dovuto pagare 294,31 euro pro capite in più rispetto a quanto erogato per la sanità trevigiana". "A fronte del maggior costo della sanità veronese - aggiunge Bottacin - la qualità delle prestazioni erogate non sembra eccellere, dato che la percentuale di residenti che ha scelto di farsi ricoverare fuori dall'Ulss di residenza è quasi doppia nell'Ulss 22 di Legnago rispetto all'Ulss 9 di Treviso". "Anche per le prestazioni specialistiche la sanità trevigiana - conclude Bottacin - sembra godere di maggior fiducia da parte dei suoi cittadini: nelle Ulss di Pieve di Soligo, Asolo e Treviso ad 'emigrare' presso altre aziende sono stati al massimo 11 residenti su cento, mentre nelle Ulss di Verona, Legnago e Bussolengo l'indice di fuga arriva sino al 34 per cento"


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