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24/03/2011
Treviso

RISCHIO SANZIONE PER IL FARMACISTA CHE NON HA CHIUSO PER FERIE
BOTTACIN: “LA LEGGE CHE NE REGOLA L’ATTIVITA’ VA RIVISTA”


Cambiare norme ormai fuori dal tempo e riorganizzare in unica legge il funzionamento del servizio farmaceutico regionale, adeguandone l’organizzazione alle mutate esigenze degli utenti e alle nuove opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica ed organizzativa.
Questo lo scopo del progetto di legge presentato dal consigliere regionale Diego Bottacin di “Verso Nord” assieme ai colleghi Andrea Causin (Gruppo Misto),  Giuseppe Bortolussi (Bortolussi Presidente), Stefano Valdegamberi, Stefano Perale e Raffaele Grazia (Unione di Centro).
Due le novità più rilevanti.
La prima si propone di rivedere gli orari delle farmacie mettendo al centro il cittadino-utente e le sue necessità attraverso la liberalizzazione degli orari d’apertura.
“L’attuale normativa relativa all’orario dei servizi e dei turni delle farmacie è datata e inadeguata – dichiara Bottacin - soprattutto perché non più rispondente alle sempre più pressanti esigenze di una società veneta che, in questi anni, si è profondamente trasformata assieme alla sua economia e al mercato del lavoro, dove sono ampiamente diffuse tipologie di contratti lavorativi con orari sempre più flessibili e diversificati”.
La legge regionale infatti prevede che l’orario di apertura delle farmacie venete non possa superare le 40 ore settimanali e che .debba tassativamente concentrarsi nei sei giorni feriali, cinque dei quali con un intervallo pomeridiano, mentre il sesto con solo mezza giornata lavorativa.
La proposta è quindi che le 40 ore settimanali costituiscano un tetto minimo per gli orari di apertura che andranno comunque distribuite su non meno di sei giorni la settimana, senza più distinzione tra giorni feriali e festivi. Le farmacie sono tenute a comunicare annualmente gli orari di apertura e di chiusura all’ULSS competente per territorio che perciò non avranno più in carico la determinazione degli orari. 
Nell’ottica del rafforzamento e del miglioramento dell’offerta all’utenza, viene consentito alle farmacie di tenere aperto anche in orario notturno.
Il secondo aspetto importante è poi quello che riguarda i nuovi servizi innovativi assegnati alle farmacie.
Si tratta della definizione di nuovi compiti e funzioni assistenziali affidati alle farmacie pubbliche e private in convenzione con il servizio sanitario nel rispetto di quanto previsto dai Piani sociosanitari e previa adesione volontaria del titolare della farmacia. Le farmacie sono così chiamate a svolgere, per i pazienti residenti nel territorio di pertinenza, servizi inerenti:
• l’assistenza domiciliare integrata,
• iniziative per favorire e monitorare il corretto uso dei farmaci prescritti,
• programmi di educazione sanitaria e campagne di prevenzione delle principali patologie,
• l’erogazione di servizi su prescrizione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta,
• la prenotazione e il ritiro dei referti di prestazioni specialistiche.
“E’ incredibile – aggiunge Andrea Causin, consigliere regionale del Gruppo Misto – che un libero professionista che però svolge un servizio di pubblica utilità, non possa scegliere l’orario del suo lavoro. E’ importante che venga data la possibilità agli utenti di recarsi nelle farmacie in orari più flessibili”.
“Sono stato convocato dal mio ordine – ha dichiarato il dottor Mauro Santomauro, titolare della farmacia “Alla fonte della Salute” a Castelfranco – perché lo scorso anno mi sono rifiutato di chiudere per ferie. Ero d’accordo con il sindaco di Castelfranco e, facendo un sondaggio tra le persone che si recano da me, almeno 2000 hanno sottoscritto il mio progetto. Quindi anche per questo 2011 proseguirò con questa mia battaglia perché credo che orari più flessibili possano servire ad essere più vicini agli utenti. Oltretutto consideriamo che per la collettività di tratta di un servizio a costo zero, quindi non capisco questa presa di posizione ferma da parte di chi vuole mantenere una legge vecchia di tanti anni e che oggi necessiterebbe proprio di modifiche importanti”.


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