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04/02/2011
Treviso

BOTTACIN: MENTRE IN ITALIA ED IN EUROPA GLI INCIDENTI STRADALI DIMINUISCONO, IN VENETO E A TREVISO CRESCONO
SI INVESTE TROPPO POCO SULLA SICUREZZA STRADALE


Secondo il consigliere regionale di Verso Nord c’è troppa indulgenza verso gli automobilisti  e poca attenzione alle vere vittime: pedoni, bambini e anziani

“Nonostante le molte risorse spese, anche in spot e campagne mediatiche, i numeri parlano chiaro: incidenti e morti sulle strade diminuiscono ovunque, tranne che nel Veneto e a Treviso. E che sempre più spesso le vittime sono gli utenti più “deboli” della strada: anziani e bambini”.
Diego Bottacin, consigliere regionale di Verso Nord richiama l’attenzione della Regione Veneto e della provincia di Treviso su questo triste primato.
Se infatti in provincia di Treviso nel 2009 le persone decedute sono state 75, nel 2010 sono state 78. Se nel 2009 si sono verificati 2150 incidenti con feriti, nel 2010 sono stati 2214. In particolare ad esempio, sono stati 11 i pedoni investiti e morti nel corso del 2010. Considerando che le vittime della strada totali sono stati, sempre a Treviso, 78 questo significa uno su sette.
I dati Veneti riferiti al 2009 e parlano di 15.643 incidenti in regione che hanno provocato 339 morti e 21.683 feriti.
“Tanti, troppi – prosegue Bottacin -. Forse è bene chiedersi cosa fanno di così diverso Veneto e Treviso dalle altre aree urbane europee. Perché il Veneto è in controtendenza rispetto ai dati nazionali che vedono gli incidenti e i morti diminuire. Nel 2009, rispetto all’anno precedente, infatti, gli incidenti sono diminuiti dell’1,6%, i morti del 10,3% e i feriti dell1,1%. Dal 2001 al 2009 i morti, sempre a livello nazionale, sono diminuiti del 40,3%.
Forse vale le pena di chiedersi se le campagne comunicative condotte negli ultimi anni, siano più utili all’immagine del politico di turno che le promuove che a diminuire davvero le vittime della strada”.
Perché da noi, si chiede, si continua con un trend in aumento mentre in tutto il  mondo civile gli obiettivi di riduzione drastica ottengono risultato? Perché le nostre strade continuano ad essere molto più pericolose per pedoni e ciclisti?
“Primo, non esiste – prosegue Bottacin - negli amministratori locali e neanche nei proggettisti di infrastrutture pubbliche una cultura della sicurezza a tutela dei deboli che invece caratterizza la qualità del progettazione urbana degli altri Paesi; secondo il trasporto pubblico locale (treni-autobus-taxi) è talmente inefficiente che non fa che incentivare l’uso dell’auto privata, terzo, ma non ultimo per importanza, il perseverare di una folle tolleranza verso i comportamenti di guida più pericolosi: eccesso di velocità e uso di alcolici e altre sostanze stupefacenti che 9 volte su 10 sono all’origine di questi incidenti che 8 volte su 10 sono all’origine di questi incidenti. Nel resto d’Europa gli strumenti di controllo elettronico del traffico e le relative sanzioni sono incontestabili e a nessuno verrebbe in mente di fare campagne stampa a favore del bicchiere di vino e addirittura del grappino prima di mettersi al volante”.
La risposta, per Bottacin, deve far leva su tre punti essenziali: migliore progettazione, aumento dei controlli e miglioramento dei trasporti pubblici”.


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